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Nel libro “Le Serenissime” storia e futuro di Cereal Docks specchio del Nordest

22 Settembre 2023
Tempo di lettura: 1 min

Cosa è rimasto in vita del modello di impresa che è spuntato come un fungo nel Nordest italiano dagli anni '70 e '80, trasformando una cultura prevalentemente di tipo contadino in una nuova economia industriale grazie ad un'incredibile ondata di imprenditorialità e di sviluppo economico?

Nel nuovo libro "Le Serenissime: la Storia e il Futuro delle Imprese del Nordest," pubblicato da Luiss University Press, la giornalista Paola Pilati analizza con sguardo lucido il Nordest che cambia e diventa un mondo nuovo, scuotendo via la polvere accumulata sull'immagine di questa terra, ancora ferma, per l’immaginario comune, agli anni del boom economico.

Dando un'occhiata alla storia recente del Nordest, partendo dal secondo dopoguerra, osserviamo un quadro molto dinamico e interessante: il passaggio da una povertà diffusa, con tanta gente che emigrava altrove alla ricerca di una vita migliore, alla prosperità, grazie ad uno sviluppo dirompente sia nel settore manifatturiero che nei servizi.

Una crescita che ha portato ricchezza, ma che ha anche prodotto nuovi problemi, soprattutto per quanto riguarda l’ambiente e il territorio. Nel frattempo, alla fine del secolo scorso, è iniziata una nuova, gigantesca, rivoluzione strutturale a livello globale che ha di nuovo cambiato non solo la società del Nordest ma anche le sue aziende.

La voglia di fare impresa però non si è fermata. Si è anzi aperta “l’età adulta del capitalismo nordestino”, spiega nel libro Paola Pilati. Un’età in cui molte aziende restano familiari quanto a controllo, ma sono sempre meno “della famiglia” come stile di comando: si aprono al mondo esterno e si professionalizzano, trovandosi a competere non più solo con le aziende piemontesi o lombarde, ma con il mondo globalizzato. A raccontare questa evoluzione sono i ritratti aziendali tratteggiati nel libro di Paola Pilati: aziende di settori diversi, tutte accomunate dalla capacità di adeguare le loro produzioni alle nuove necessità dei mercati, acquisendo al tempo stesso una maggiore consapevolezza del ruolo sociale, oltre che economico, dell’impresa.

All’interno di questo viaggio nel Nordest che cambia trova spazio anche l’esperienza del Gruppo Cereal Docks che apre il settimo capitolo del libro, dedicato alla sostenibilità. La storia di Cereal Docks è per molti versi esemplare dei cambiamenti del tessuto economico nel Nordest. Comincia con una piccolissima impresa di famiglia e, attraverso investimenti, idee audaci e tanto lavoro, arriva ai giorni d’oggi affermandosi come principale azienda italiana nel settore della prima trasformazione di materie prime di origine agricola.

Lo sguardo dell’autrice però non si rivolge solo alla storia, ma guarda al futuro, raccontando la grande “scommessa ambientale” che porta oggi le aziende del Nordest a considerare aspetti economici, sociali e ambientali come un tutt’uno. Nelle pagine dedicate al Gruppo Cereal Docks si parla di sostenibilità e di innovazione, raccontando alcuni dei progetti realizzati da Aethera Biotech, dal Dipartimento agronomico e dal Dipartimento Ricerca e Innovazione di Cereal Docks.

Dalla coltivazione in vitro delle cellule vegetali, modalità innovativa di coltivazione che consente di ridurre l’irrigazione e la superficie da coltivare, all’innovazione in campo agricolo, fino alla ricerca sulle proteine vegetali innovative che potrebbero rappresentare la nuova realtà dell’alimentazione di domani: progetti che rispecchiano il modello di un’azienda dinamica e in continuo movimento. È il modello Cereal Docks, ma, leggendo il libro di Paola Pilati, appare chiaro che è anche il vero modello del Nordest che ha portato questo territorio ad adattarsi al mondo che cambia e, soprattutto, ad affermarsi come una delle locomotive economiche del Paese.


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