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Logistica sostenibile, la ricetta di Cereal Docks su Il Sole 24 Ore Nord Est

12 Marzo 2021
Tempo di lettura: 2 min
Contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale e sociale derivante dall’attività produttiva e dal trasporto di merci attraverso la ridefinizione della gestione logistica delle materie prime e dei prodotti lavorati, prediligendo un sistema integrato e multimodale. È questa in breve la ricetta di Cereal Docks, raccontata da un articolo su Il Sole 24 Ore Nord Est, che ha portato il traffico ferroviario del Gruppo a crescere del 64% nel corso dell’ultimo triennio. LO STUDIO I dati sono stati raccolti grazie allo studio realizzato dall’economista dei trasporti prof. Andrea Giuricin, che ha calcolato l’impatto della logistica su ferro rispetto alla diminuzione di quelle che sono tecnicamente definite “esternalità negative”: fattori penalizzanti come inquinamento, rumore e incidenti, che non sempre sono adeguatamente tenuti in considerazione al momento di stilare un bilancio degli impatti che derivano dalle attività produttive.   24 MILIONI DI RISPARMI Un’evoluzione logistica che a portato secondo lo studio ad oltre 24 milioni di euro di costi esterni risparmiati in tre anni. Punto fermo della strategia quello di spostare su nave e treno l’approvvigionamento di granaglie e semi oleosi a lunga distanza e gestire intermedi e prodotti finiti tramite la multimodalità: primo trasporto di lungo raggio via treno e successivo trasporto di prossimità via camion a basso impatto ambientale, ibridi euro6 di ultima generazione e Gnl.   DIVERSIFICAZIONE E MULTIMODALITÀ A trainare la crescita del traffico ferroviario è stato in particolare lo stabilimento di Portogruaro, vero e proprio hub logistico del Gruppo, che supporta il 75% del nostro traffico su rotaia. “Alla necessaria diversificazione delle fonti abbiamo affiancato anche la diversificazione della catena logistica – spiega nell’articolo il Presidente Mauro Fanin – in questo modo abbiamo ridotto non solo i rischi connessi ad un’eccessiva dipendenza territoriale ma anche i costi sociali e gli impatti sull’ambiente necessari a garantire la continuità delle forniture. La soluzione più giusta alle nostre esigenze è stata la creazione di un sistema logistico multimodale, automatizzato e interconnesso”.   Clicca qui per leggere l’articolo su Il Sole 24 Ore Nord Est

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