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Agroalimentare italiano: tracciabilità e qualità per la valorizzazione delle filiere

27 Luglio 2023
Tempo di lettura: 1 min

La tracciabilità delle produzioni agricole e agroalimentari è uno strumento di tutela della salute pubblica, in quanto garanzia rispetto all’origine e alla salubrità dei prodotti oltre a caratterizzarsi come un elemento di distintività della produzione made in Italy.

Il tema è stato al centro della tavola rotonda organizzata da L’Informatore Agrario a Parma nell’ambito della manifestazione Solids, dove si sono confrontati gli esponenti di aziende leader nel settore della prima trasformazione agroalimentare tra cui Marco Sigola, Quality Manager di Cereal Docks Group e dei fertilizzanti (Mariano Alessio Vernì, direttore generale Silc fertilizzanti), insieme ai rappresentanti di Assalzoo (Alexander Rieper, vicepresidente), Assosementi (Eugenio Tassinari, presidente), Compag (Fabio Manara, presidente).

Spinti dalle richieste dell’opinione pubblica, sempre più attenta ai temi della sostenibilità e dell’impatto ambientale, molti agricoltori hanno iniziato un percorso virtuoso dotandosi di tecnologie finalizzate a ridurre l’impatto ambientale e rendere sempre più trasparente il processo produttivo.

Nonostante l’impegno del settore, restano ancora alcune limitazioni strutturali ad una maggiore tracciabilità, a cominciare da infrastrutture portuali obsolete, realizzate in gran parte quando il problema della separazione dei lotti e della loro tracciabilità non esisteva. Per questo, nel corso della tavola rotonda è stata posta grande attenzione al tema dell’ammodernamento delle infrastrutture portuali, e del loro adeguamento alle necessità odierne, attraverso investimenti infrastrutturali e tecnologici.

La stessa considerazione vale per la logistica interna delle aziende e per i raccordi ferroviari, che possono semplificare la movimentazione dei lotti e portare a considerevoli risparmi ambientali ed economici.

Nel corso della tavola rotonda, Marco Sigola ha raccontato come il Gruppo Cereal Docks abbia intrapreso fin dal 2011 un percorso per valorizzare le filiere italiane sostenibili e di conservazione del territorio. “Abbiamo creato ben dodici anni fa il marchio SISTEMA GREEN® - ha spiegato Sigola – proprio per identificare le filiere tracciate e sostenibili di soia, mais bianco, girasole e derivati. Il nostro marchio identifica gli attori della filiera ma soprattutto garantisce la tracciabilità dei prodotti, la provenienza italiana, l’assenza di OGM e il controllo delle emissioni di gas effetto serra. Per garantire la massima trasparenza e l’effettiva tracciabilità e sostenibilità delle produzioni, SISTEMA GREEN® si basa su un ventaglio di schemi di certificazione adottando un approccio di filiera dal campo al prodotto finito, attento alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica”.

Cereal Docks ha implementato negli anni certificazioni di filiera italiana e sostenibile completamente tracciata fino al campo (UNI EN ISO 22005; DTP 112). Per quanto riguarda le filiere certificate UNI EN ISO 22005 l’obiettivo è garantire l’origine nazionale del prodotto a partire dal seme coltivato. A livello di sistema di gestione sono stati redatti specifici disciplinari tecnici che dettagliano le procedure che devono essere attuate per garantire la tracciabilità̀ dei prodotti. Periodicamente, sono effettuati test di tracciabilità̀ al fine di verificare l’efficacia del sistema. La tracciabilità è gestita a livello di sistema gestionale ERP SAP. Dal gestionale ERP SAP, è possibile, in maniera molto rapida, recuperare i dati inerenti: quantità̀ e lotti di materie prime utilizzate e relativi fornitori; data di produzione e TMC delle materie prime e del prodotto finito; clienti ai quali il prodotto è stato ceduto completi di informazioni relative all’uscita merce (DDT, data di uscita merci, quantità̀ cedute e destinazione).

“Il nostro impegno per garantire la tracciabilità dei nostri prodotti – ha detto Sigola – richiede un grande lavoro ed investimenti in tecnologie, strutture di stoccaggio adeguate, supporti logistici, formazione del personale e informatizzazione dei processi. L’intento strategico del nostro Gruppo: “da commodity ad ingrediente” ci guida in questo percorso verso una sempre maggior valorizzazione in termini di qualità e sicurezza dei prodotti che portiamo sul mercato”.


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