SINTESI DEL PROGETTO

L’Agricoltura del Futuro e gli Alimenti Funzionali: una sfida per la ricerca e il rilancio del territorio
veneto” (F.A.&A.F.)

Finanziato da:

Regione del Veneto – POR FESR 2014-2020
Bando per il sostegno a progetti di Ricerca e Sviluppo realizzati dalle
Reti Innovative Regionali e dai Distretti Industriali

ASSE 1

RICERCA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE”

OBIETTIVO SPECIFICO

“Incremento dell’attività di innovazione delle imprese”

AZIONE 1.1.4

“Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili,
di nuovi prodotti e servizi”

DGR n. 822 del 23 giugno 2020

Architettura del Progetto e Partnership:

Il progetto “L’Agricoltura del Futuro e gli Alimenti Funzionali: una sfida per la ricerca e il rilancio del territorio veneto” (F.A.&A.F.), finanziato nel mese di dicembre 2020, è stato presentato, a valere sulla DGR 822/2020 (POR FESR 2014-2020 Azione 1.1.4), dal Consorzio Innovaa- Innovazione Agroalimentare, soggetto giuridico rappresentante la Rete Innovativa Regionale INNOSAP- Innovation For Sustainability in Agrifood Production. Alla Rete Innovativa, riconosciuta dalla Regione Veneto nel 2016, aderiscono più di cento fra PMI e Grandi Imprese del settore Agrifood e dell’indotto (incluse, per esempio, imprese chimiche; fornitori di tecnologie anche informatiche e produttori di macchine ed impianti). F.A.&A.F. vede, come coproponenti, anche la Rete Innovativa RIBES – Nest Rete Innovativa per l’Ecosistema Salute e l’Alimentazione Smart e il Distretto Ittico di Rovigo e Chioggia.

Il progetto, della durata di 27 mesi, capitalizza l’interazione tra attori, privati e pubblici, di dimensioni economiche differenti e dalle competenze distintive disomogenee ed intercetta le Traiettorie di Sviluppo disegnate dalla Strategia di Specializzazione Intelligente (RIS3), con l’obiettivo di raggiungere target di R&S altrimenti non ottenibili dai singoli partner. Combina fra loro, infatti, tecnologie abilitanti afferenti a comparti diversi (in particolare, le biotecnologie e le tecnologie diagnostiche) per produrre risultati utili ai settori tradizionali e, in parallelo, fornire strumenti e opportunità idonee all’apertura delle imprese verso nuovi mercati. Per affrontare la transizione verso un nuovo paradigma industriale la partnership attingerà anche ad altre tecnologie, come i sistemi avanzati di produzione per l’applicazione nei processi produttivi e sistemi IoT per la produzione circolare e sostenibile.

F.A.&A.F è realizzato da un partenariato costituito da Centri Ricerca (Università Degli Studi Di Padova, Università Ca’ Foscari Venezia, Università Degli Studi Di Verona e Centro Nazionale Delle Ricerche) e da aziende (una delle quali senza budget), che appartengono a comparti differenti per specializzazione. Si tratta di:

  • produttori agricoli (Scandola Riccardo; Società Agricola Tu e Noi; Aipo OP, Gruppo Padana; EcorNaturaSì), che capitalizzano diverse competenze agrotecniche, specifiche per l’ortofrutticoltura ed il florovivaismo (specie aromatiche e officinali incluse), ovvero, capacità di ottimizzazione delle tecniche colturali (piani di nutrizione ed irrigazione); competenze funzionali alla difesa fitosanitaria e alla lotta biologica ed integrata sulle colture; utilizzo di sistemi diagnostici per il contenimento di batteri infestanti sulle colture; gestione di campi prova varietali e di rilievo (anche assistito da DSS) di dati caratteristici.
  • produttore agricolo specializzato in venericoltura (Soc. Agricola Kappa), che mette a sistema competenze per la definizione dei protocolli di gestione degli allevamenti; monitoraggio costante dello stato di salute degli animali dall’allevamento; gestione di campi prova.
  • produttori metalmeccanici (Oliver Agro, Ocll) specializzati in macchine e strumenti per l’agricoltura, condividono competenze ingegneristiche, collegate alla progettazione e preprototipazione di componenti e macchine innovative (motorizzazioni elettriche; prototipi di macchine a guida autonoma).
  • produttori di tecnologie di supporto (Abs Computer; Nolan Norton Italia; Ez Lab), specializzati in implementazione di sensori multispettrali, Sistemi di Supporto alle Decisioni (DSS) coerenti con l’Agricoltura 4.0; integrazione di sistemi autonomi/robotici in macchine agricole etc.
  • produttori di concimi organici, inorganici (Fabbrica Cooperativa Perfosfati Cerea) e biostimolanti (LandLab e Sicit Group), esperti nella progettazione di prodotti innovativi al servizio della nutrizione, biostimolazione e protezione delle piante in agricoltura e orticoltura.
  • produttori erboristico-farmaceutici, di integratori alimentari, di dispositivi medici, cosmetici ed alimenti ai fini medici speciali e funzionali (Agripharma e Labomar), che forniranno estratti per l’industria ed offriranno ai partner l’opportunità di trasformare le loro materie prime in prodotti cosmetici ed integratori alimentari personalizzati.
  • produttori di materie prime e trasformati farinacei (Cereal Docks e Molino Favero), in grado di valorizzare le materie prime agricole da semplici commodity a specialties/ingredients a più alto valore aggiunto, aprendosi alle nuove evoluzioni dell’agricoltura 4.0.
  • produttori di alimenti per animali (Cortal Extrasoy), che si concentreranno sull’interazione tra nutrienti e flora intestinale, anche a livello zootecnico.
  • Imprese di diagnostica molecolare, veterinaria, ambientale ed alimentare (Experteam e BMRGenomics), rispettivamente con competenze in kit diagnostici in ambito sanitario e con competenze in discipline omiche e bioinformatica.

Linee di Ricerca, Finalità ed Obiettivi:

F.A.&A.F si focalizza sulla produzione primaria e sugli alimenti funzionali, e, in particolare, sulla caratterizzazione delle materie prime, la salubrità e tracciabilità degli alimenti, l’automazione e la digitalizzazione dei processi produttivi, le nuove metodologie di analisi del microbiota e le sue applicazioni in termini di risposta immunitaria.

Si tratta, come evidente, di interventi utili a sostenere la salute e la qualità della vita, incidendo sulla sostenibilità ambientale ed economica complessiva, obiettivi ancora più urgenti nell’attuale emergenza sanitaria ed economica collegata al Covid-19.

La fase pandemica ha infatti determinato la necessità, da un lato, di adottare, a livello di collettività, nuovi stili di vita più rispettosi della sicurezza, dell’igiene e della salute pubblica e, dall’altro, la necessità di sostenere il reddito d’impresa e la competitività del sistema produttivo.

F.A.&A.F. si pone diverse finalità:

* La prima dedicata alla Produzione Primaria: ha infatti l’obiettivo principale di sviluppare dei sistemi di rilievo innovativi per lo studio dell’impatto dei cambiamenti climatici sulla fenologia, produttività e qualità delle produzioni vegetali di specie orto-frutticole e medicinali-officinali per lo sviluppo di piani di nutrizione e irrigazione, e metodi di difesa a basso impatto ambientale finalizzati al miglioramento delle proprietà delle colture, delle materie prime e della loro sostenibilità ambientale. Per raccogliere i diversi dati morfofisiologici, chimici e genetico-molecolari verranno impiegate tecnologie digitali basate su robotica, big data e sensori distribuiti per l’Agricoltura 4.0.

Nello specifico nell’ambito di questa linea strategica-progettuale sarà inoltre possibile analizzare l’impatto dell’emergenza pandemica da Covid-19 sul sistema agro-alimentare e territoriale oggetto di focalizzazione, e sviluppare strategie di rilancio delle filiere legate al settore primario per una migliore competitività, sostenibilità e resilienza.

Parallelamente, si potranno pertanto perseguire anche i seguenti obiettivi:

1) rassegna delle conoscenze note in merito agli effetti determinati dall’emergenza Covid-19 mediante l’analisi delle informazioni contenute nelle principali banche dati economico-produttive del comparto “Agri-Food” a diversa scala territoriale;

2) studio della percezione degli effetti della pandemia da parte del settore produttivo e delle diverse filiere agro-alimentari;

3) valutazione dell’evoluzione della domanda di prodotti agroalimentari di qualità e di prodotti nutraceutici e funzionali, come conseguenza di nuovi stili di vita dei
consumatori;

4) co-creazione con gli stakeholders del settore di strategie per il rilancio del settore agri-food mediante il miglioramento della competitività, della sostenibilità (economica, sociale, ambientale) e della resilienza del sistema.

Le linee di Ricerca Industriale e di Sviluppo Sperimentale attraverso le quali centrare gli obiettivi sopra specificati sono state organizzate in una serie di Work Packages (W.P). Di seguito si riportano la tipologia di ricerca (RI o SS) e i macrotemi trattati nei WP:

WP-SS-1 Innovazioni per l’ottimizzazione dello stato nutrizionale e della sostenibilità della difesa fitosanitaria in olivicoltura
WP-SS-2. Innovazione di prodotto e processo nella filiera ortoflorovivaistica
WP-SS -3 Serra Veneta 4.0: Elettrificazione e Digitalizzazione

* La seconda finalità Alimenti Funzionali consiste principalmente nella caratterizzazione degli alimenti che potrebbero migliorare la risposta immunitaria, interagendo con il microbiota intestinale di animali di interesse zootecnico (nello specifico animali monogastrici) per definire delle linee guida da estendere in  futuro anche all’organismo umano.

Le conoscenze relative al microbiota intestinale sono in costante evoluzione data la sua influenza e/o correlazione con diversi aspetti. Evidenze della letteratura indicano l’influenza del microbiota intestinale nell’assorbimento del cibo, nella modificazione di agenti xenobiotici (inclusi i medicinali), ma anche nello sviluppo positivo della funzionalità del sistema immunitario, nell’insorgenza di malattie e nell’effetto di prebiotici e postbiotici. Il microbiota intestinale è composto da diverse specie di batteri, prevalentemente Firmicutes e Bacteroides, e possono variare in quantità, a seconda dello stato di benessere, del contesto in cui si vive e dello stile di vita che si conduce, inclusa la nutrizione. La popolazione microbica dell’intestino funge da barriera protettiva grazie alla produzione di muco, contenendo i microrganismi patogeni e soprattutto mantiene sotto controllo il sistema immunitario dell’intestino definito GALT (Gut- Associated Lymphoid Tissue). È importante, dunque, garantire la biodiversità del microbiota, in modo da rafforzare le difese immunitarie per proteggersi da eventuali patogeni tra cui anche virus aggressivi. Per raggiungere questo obiettivo è necessario individuare alimenti funzionali ricchi di fibre e proteine, affiancando la dieta con integratori (anche di origine vegetale) formulati su evidenze scientifiche.

Dal momento che sono diversi i fattori che caratterizzano il microbiota intestinale e che hanno un’influenza diversa in ogni individuo, è necessario individuare una dieta personalizzata, basando gli studi sulla nutrigenetica e nutrigenomica. Il progetto evidenzia, quindi, che settori altamente innovativi come quelli dell’alimentazione funzionale e dello “Smart-Food” richiedono un’adeguata attività di ricerca finalizzata allo studio di idonee materie prime e allo sviluppo di prodotti finiti competitivi in tale ambito. Come già specificato, l’impatto di nuovi prodotti alimentari sul benessere della persona dipende anche dalle interazioni del cibo con il sistema immunitario che a sua volta è influenzato dai batteri della flora intestinale. Questa complessa rete di interazioni deve essere valutata con adeguati metodi sperimentali che non riguardano solo l’analisi del microbiota, ma che parallelamente dovranno studiare e valutare alcune caratteristiche dei principi attivi (o più semplicemente positivamente funzionali delle materie prime) e di alcune caratteristiche come ad esempio la digeribilità, la capacità di assorbimento, ecc.

Di seguito si riportano la tipologia di ricerca (RI o SS) e i macrotemi trattati nei WP dedicati:

WP-RI – 4 Qualificazione delle materie prime per il miglioramento della qualità degli alimenti
WP -RI- 5 Sviluppo, validazione ed esecuzione di test microbiologici finalizzati alla valutazione del mantenimento delle proprietà funzionali degli ingredienti alimentari
WP- SS – 6 Valutazione della qualità e funzionalità degli alimenti in relazione al metabolismo, allo stato di salute e al benessere
WP-RI- 7 Miglioramento dell’azione nutraceutica dei prodotti ittici

Nel complesso, il progetto non si limita allo sviluppo di procedure di nuova generazione per la produzione primaria, ma comprende anche la ricerca di nuove materie prime e lo sviluppo di prodotti finiti, e si estendono fino all’influenza che questi possono avere sulla sostenibilità ambientale, sulla salute e sul benessere della persona.

SPESA AMMESSA:

€ 2.860.626,79

CONTRIBUTO FINALE ATTESO:

€ 1.914.047,75

TITOLO DELL’OPERA

Cibo intelligente per un futuro sostenibile (3S_4H – Safe, Smart, Sustainable Food for Health)

Intervento realizzato avvalendosi del finanziamento POR – Obiettivo “Incremento dell’attività di innovazione delle imprese” Parte FESR fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020

ASSE 1

RICERCA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE

AZIONE 1.1.4

Sostegno alle attività̀ collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi

BREVE DESCRIZIONE

Il progetto 3S4H “Safe, Smart, Sustainable food 4 Health” affronta i temi della produzione alimentare dal punto di vista della sicurezza, produttività, tracciabilità, qualità e sostenibilità, e della promozione del buono stato di salute attraverso una corretta e attenta alimentazione. Per garantire la qualità alimentare e la sostenibilità delle filiere agro-alimentari è necessario controllare la produzione e l’origine delle materie prime e la successiva trasformazione di un prodotto, per assicurarne la validità nutrizionale tutelando la sicurezza intermedia e finale. A questi aspetti si accompagna il concetto di sostenibilità: i sistemi di produzione alimentare dovranno diventare estremamente efficienti, filiere in grado di produrre cibo sicuro e nutriente, riducendo al tempo stesso in modo deciso l’impatto ambientale. Nel corso del progetto, che durerà tre anni, saranno studiate e migliorate filiere alimentari già esistenti, grazie alla collaborazione delle aziende partecipanti. Verranno sperimentate soluzioni innovative su sistemi quali le filiere cerealicole, lattiero-casearie, vegetali e delle piante officinali. Il progetto, a cui partecipano 14 aziende e cinque organismi di ricerca, si articola in quattro linee di ricerca (WP), una linea per il management (WP0) ed una per la comunicazione dei risultati più significativi al pubblico e a esperti del settore (WP5). Nell’ambito della sicurezza degli alimenti (WP1 Safe Food) si svilupperanno metodiche rapide di determinazione di alcuni patogeni, di micotossine e di contaminanti su diverse matrici alimentari. Nel WP2 sarà affrontato il tema dello Smart Food e della possibilità di valorizzare e di migliorare le capacità nutritive degli alimenti anche attraverso l’addizione di componenti quali biomolecole e fitocomplessi innovativi. Il WP3 (Sustainable Food) sarà dedicato alla sostenibilità dei processi, alla valorizzazione e al recupero dei sottoprodotti, all’applicazione di metodologie alternative nel trattamento delle materie prime, preferibilmente a basso costo. Il WP4 (Health) riguarderà gli effetti della nutrizione smart sul mantenimento della salute e di una buona qualità di vita.

FINALITÀ

1. qualificare le materie prime e i prodotti delle filiere agroalimentari tradizionali (cerealicole, lattiero-casearie, vegetali, delle piante officinali) in termini di sicurezza e tracciabilità;
2. valorizzare le tipicità agroalimentari tradizionali prodotte dal territorio;
3. identificare nuovi componenti nutritivi (biomolecole, oligoelementi, fitoderivati) e mettere a punto metodologie non convenzionali per migliorare il valore di alimenti e di integratori alimentari;
4. migliorare la produzione in campo alimentare attraverso metodi più sostenibili, valorizzazione dei sottoprodotti, ridotto consumo energetico per filiere sicure, di eccellenza e integrate nel sistema territoriale;
5. studiare gli effetti di una alimentazione smart rispetto a una tradizionale su alcuni processi fisiologici;
6. migliorare la competitività delle aziende partner attraverso la qualificazione professionale e l’innovazione;
7. accrescere il valore produttivo e commerciale delle attività collegate ai settori di interesse;
8. sviluppare partnership proattive e continuative tra aziende e soggetti della conoscenza o esperti di settore.

RISULTATI ATTESI

Messa a punto di metodologie idonee per la rilevazione rapida e diffusa di micotossine e della tracciabilità su materie prime e prodotti di interesse per le aziende partner; studio di metodologie idonee all’individuazione e valorizzazione di nuovi principi nutritivi in materie prime e prodotti di interesse per le aziende partner; studio di metodologie idonee per la caratterizzazione e la valorizzazione dei sottoprodotti derivanti da processi di produzione e trasformazione dalle materie prime di interesse per le aziende partner; studio di metodologie non tradizionali e sostenibili per il trattamento di materie prime e prodotti di interesse per le aziende partner; studio di metodologie e processi sostenibili per migliorare la produzione in campo alimentare; messa a punto di un prototipo per studiare in modelli sperimentali le potenzialità nutraceutiche degli alimenti sul miglioramento di alcuni processi fisiologici (ciclo sonno/veglia, tono muscolare); migliorare la competitività delle aziende attraverso la qualificazione professionale e l’innovazione; consolidare e proseguire la partnership tra aziende e soggetti della conoscenza; fornire utili informazioni sulla composizione e qualità dei prodotti studiati in modo da promuoverli non solo in ambito italiano ma anche internazionale.

SOGGETTI PARTECIPANTI

  • A.I.A. AGRICOLA ITALIANA ALIMENTARE S.P.A.
  • AGRIPHARMA SOCIETA’ COOPERATIVA AGRICOLA
  • CEREAL DOCKS S.P.A.
  • CHELAB S.R.L.
  • CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE (CNR)
  • ECAMRICERT S.R.L.
  • FAVERO ANTONIO S.R.L.
  • ILSA S.P.A.
  • INDUSTRIA CASEARIA SILVIO BELLADELLI S.R.L.
  • LATTERIA DI SOLIGO SOCIETA’ AGRICOLA COOPERATIVA
  • MICROMED S.P.A.
  • MOLINO QUAGLIA S.P.A.
  • PHOENIX RICERCA E TECNOLOGIE OTTICHE S.R.L.
  • SALIX S.R.L.
  • UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI VENEZIA
  • UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PADOVA
  • UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI VERONA
  • +WATT S.R.L.
  • EXPERTEAM SRL

SPESA COMPLESSIVA PREVISTA:

€ 5.188.650,00

CONTRIBUTO COMPLESSIVO PREVISTO:

€ 2.797.600,00

TITOLO DELL’OPERA

SILK PLUS: Rivalutazione dei sottoprodotti della filiera serica in campo cosmetico e alimentare

Intervento realizzato avvalendosi del finanziamento POR FESR 2014-2020 della Regione del Veneto.

ASSE 1

RICERCA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE

AZIONE 1.1.4

Sostegno alle attività̀ collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi

BREVE DESCRIZIONE

Il progetto SILK PLUS nasce dall’esigenza della filiera serica di trovare nuove applicazioni in grado di dare un maggior valore economico all’attuale produzione regionale. In particolare, il progetto si focalizza sul recupero e riutilizzo della crisalide di baco da seta proveniente dai bozzoli inadatti alla trattura, riconoscendo un ulteriore valore economico a un sottoprodotto. Il progetto, partito nella seconda parte del 2019, si concluderà entro aprile 2021 ed è sostenuto dalla Regione del Veneto attraverso il Programma POR FESR 2014-2020 con un contributo di Euro 275.002,54. Attraverso una serie di attività di ricerca e innovazione svolte congiuntamente da enti di ricerca e aziende private, il progetto SILK PLUS permetterà di definire e testare un processo di lavorazione della crisalide con lo scopo di ottenere olio e farine. Il processo, rispetto allo stato dell’arte, prevede l’automazione della fase di apertura del bozzolo ed estrazione della crisalide in modo da rendere questa attività più semplice ed efficiente. Il macchinario sviluppato per questa fase sarà brevettato e sarà disponibile per l’acquisto da parte delle aziende che vorranno utilizzare i bozzoli di seconda qualità a fini alimentari e cosmetici. Il processo di estrazione messo a punto nell’ambito del progetto sarà utilizzabile per ottenere olio e farina andando a creare due prodotti ad oggi non disponibili sul mercato italiano.

FINALITÀ

1. comprendere i meccanismi alla base della circular economy in ambito agro-industriale;
2. favorire la transizione verso un modello di produzione che valorizzi i sottoprodotti di origine agricola e delle filiere tradizionali per applicazioni innovative;
3. sviluppare consapevolezza sul tema dell’economia circolare, per sperimentare la creazione di nuovi processi produttivi;
4. fornire un set di conoscenze ed esperienze utili ad applicare nel concreto questo approccio  ;
5. Il passaggio ad un modello di business basato sulla circular economy richiede di ripensare i processi in termini di sistema (system thinking) e di saper affrontare le sfide da molteplici prospettive, ponendo particolare attenzione al design process, per la creazione di processi produttivi alternativi a quelli lineari.

RISULTATI ATTESI

Nell’industria cosmetica le aziende avranno a disposizione una nuova materia prima di origine locale e biologica con cui formulare i loro prodotti. La filiera serica può aumentare il livello di redditività di diverse fasi, dalla gelsibachicoltura all’industria di trasformazione, grazie alla valorizzazione delle crisalidi di seconda scelta (quelle non adatte a ottenere seta), all’automazione di alcune fasi della filiera e alla definizione di un processo di estrazione di olio e farine. Lo studio del possibile utilizzo del prodotto a scopi alimentari potrebbe garantire un ulteriore, importante valore aggiunto alla filiera consentendo alle aziende alimentari di disporre di una nuova materia prima ad alto contenuto proteico utilizzabile sia in preparazioni di prodotti da forno che nel settore nutraceutico. Nell’industria del petfood la farina d’estrazione e quella non disoleata potranno costituire un’importante fonte di proteine. La farina potrà essere utilizzata per formulare mangimi con particolari caratteristiche nutrizionali, per settori di nicchia e per animali con intolleranze alimentari. Tale prodotto potrebbe rappresentare un’alternativa alla farina di pesce. Tutte le produzioni inoltre si configurerebbero in un quadro di economia circolare a ridotto impatto ambientale in grado di recuperare lavorazioni tradizionali e utilizzare il territorio in modo sostenibile, arricchendo la dimensione sociale agricola territoriale.

SOGGETTI PARTECIPANTI

Il progetto è realizzato in partenariato da:

  • CEREAL DOCKS S.P.A. – Capofila
  • CONSIGLIO PER LA RICERCA IN AGRIC. E L’ANALISI ECON. AGR. – Laboratorio per la gelsicoltura
  • ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLE VENEZIE
  • CANTIERE DELLA PROVVIDENZA SPA – SOCIETA’ PERSONA AMBIENTE – SOCIETA’ COOPERATIVA SOCIALE
  • AGRIPHARMA SOCIETA’ COOPERATIVA AGRICOLA

CONTRIBUTO COMPLESSIBO PREVISTO:

€ 275.002,54

CONTATTI:

Per saperne di più è possibile contattare: info@cerealdocks.it

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