Carta Bianca a teatro: il Coenobium Vocale mette in scena il rapporto uomo-natura

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Con una serata musicale presso il Teatro Lux di Camisano Vicentino, si è concluso il 21 ottobre scorso, il ciclo di incontri 2022 di Carta Bianca, iniziativa dedicata all’arte e alla cultura promossa da Cereal Docks per offrire ai suoi collaboratori e a tutta la cittadinanza nuove opportunità di incontro, relazione e conoscenza, proponendo stimoli utili ad aprire nuove prospettive e punti di vista.

Dal 2019 ad oggi, Carta Bianca ha proposto incontri dedicati alle opere e all’ingegno di Andrea Palladio, ai dipinti di Ambrogio Lorenzetti a Siena, alla conoscenza di un pittore come Ubaldo Oppi che ha aperto il ciclo di Mostre in Basilica Palladiana, al racconto della storia economica del Rinascimento vicentino e di artisti come Paolo Veronese e Jacopo Bassano.

Nell’edizione 2022 Carta Bianca ha messo al centro i temi dell’attualità, legati al rapporto tra Uomo, Natura e Ambiente. Un viaggio che ha avuto come protagonisti i temi della sostenibilità, dello spreco alimentare, del cambiamento climatico e della botanica, grazie all’intervento di esperti e studiosi di questi temi.

L’ultimo incontro dell’edizione di quest’anno ha riscosso un particolare successo di pubblico con una contaminazione finora inedita per Carta Bianca: la messa in scena eseguita dal gruppo vocale maschile Coenobium Vocale dello spettacolo musicale “L’uomo che piantava gli alberi”. L’opera, liberamente tratta dall’omonimo racconto di Jean Giono, ha preso le mosse dalla narrazione della voce recitante dell’attore Luciano Bertoli, alternata a interventi corali, strumentali e alla lettura di testi poetici di vari autori.

L’uomo che piantava gli alberi” racconta la vita del pastore Elzéard Bouffier che si dedica tenacemente a piantare alberi in una landa desolata della Francia meridionale. Dietro a questa particolare vicenda, si cela un messaggio profondo, capace di propagarsi nell’animo e nella cultura umana come le radici, i rami, le foglie e i frutti dell’albero sul terreno circostante. Una parabola sul rapporto uomo-natura, una storia esemplare che racconta «come gli uomini potrebbero essere altrettanto efficaci di Dio in ben altri campi, oltre la distruzione».

Rivolgiamo un particolare ringraziamento al coro Coenobium Vocale e alla Direttrice Maria Dal Bianco, che ci hanno regalato un’esperienza emozionante, insieme al baritono Alberto Spadarotto e alla compagine di strumentisti di accompagnamento: il fisarmonicista Davide Bonetti, il clarinettista Luigi Marasca, il pianista Francesco Grotto.

Un sincero grazie va anche a tutte le persone presenti alla serata di venerdì e ai precedenti appuntamenti di Carta Bianca. Il successo del progetto passa anche da una comunità e da un territorio particolarmente vivi e partecipi, dal desiderio condiviso da tanti di aprirsi a nuove esperienze stimolanti e dalla volontà di costruire tutti insieme un mondo migliore: in questo, l’arte e la cultura possono fornire un contributo prezioso.

Arrivederci alla prossima edizione!